7. L'interno del santuario

Fermiamoci nel santuario. Abbiamo meritato un tempo di riposo, fisico e mentale. Preghiamo al ritmo del respiro. Lasciamoci cullare dalla musica e dalla bellezza dei simboli artistici di cui siamo circondati. Ascoltiamo ciò che una fede secolare dice alla nostra anima. Facciamo pace con le nostre difficoltà e preoccupazioni. Mettiamo la nostra vita in mano a Dio. Non ci può essere posto migliore.

Tra storia ed arte

Il corpo del santuario è smussato e avvolgente con le sue rotondità. Siamo richiamati dall’impatto del presbiterio, con al centro la statua di Maria; dalle pareti ricoperte dai quadretti ex voto; dai quattro confessionali che aprono lo sguardo due altari laterali. Nella cappella di sinistra vi è un quadro degno di nota raffigurante san Girolamo, venerato perché l’apparizione avvenne nel giorno a lui dedicato dal calendario liturgico. In quella di destra l’immagine di sant’Anna e Maria giovinetta. Una teca contiene il simulacro di Maria bambina. Al fondo, all’altezza del cornicione dell’abside, un quadro ci presenta la scena dell’apparizione.

Tra il 1930 e il 1970 è stata restaurata la tinteggiatura interna policroma, arricchita da pitture sul soffitto eseguite dal pittore Favaro della scuola Reffo di Torino. Partendo dal fondo abbiamo la scena dell’Assunzione di Maria al cielo; l’ostensorio e il pane eucaristico che sovrasta il globo terrestre; la colomba dello Spirito Santo.

La pavimentazione è stata rinnovata nel 1992.

Il 13 agosto 1994 il card. Giovanni Saldarini e il suo vescovo ausiliare mons. Michiardi hanno consacrato la chiesa e rinnovato l’atto di dedicazione alla beata vergine di Loreto. Nell’occasione è stato consacrato il nuovo altare in pietra, su cui campeggia la scritta dorata «Verbum caro factum est» (dal Vangelo di Giovanni, «il Verbo si è fatto carne») e le lettere mariane incrociate (AM), dalla duplice valenza: Auspice Maria (in latino, «sotto la protezione di Maria») e Ave Maria (dal saluto dell’angelo Gabriele al momento dell’Annunciazione). Maria continua la sua missione materna di darci il Salvatore. Nel vano sinistro del Santuario, di fronte alla porta laterale di ingresso, è posta la lapide a ricordo.

Interno santuario



Noi umani siamo creature in perenne cammino, siamo viandanti alla ricerca di una terra generosa