9. La statua della Madonna di Loreto

Fermiamoci a contemplare Maria. In vita non ha avuto corone, monili, gioielli preziosi. Ha detto sì a un figlio unico, il Salvatore dell’umanità. L’ha adorato dal primo istante, accogliendolo nella sua vita, accompagnando la sua crescita, diventando sua discepola. Sul Calvario è stata trafitta dal dolore più grande, ma non ha perso la fede. Ha accettato la vita così come si sarebbe svolta, sapendo che Dio è più grande di ogni male. E oggi, in Lui, ama ciascuno di noi come figlio suo, perché Gesù ha affidato i suoi discepoli al suo cuore di madre. Preghiamola senza timore, perché è donna umile e piena di tenerezza ed amore.

Tra storia ed arte

La bella statua lignea della Madonna di Loreto, visibile nel tronetto dell’altar maggiore, è opera dello scultore Raimondo Santifaller di Ortisei e sostituisce l’antica trafugata da ignoti ladri nel 1977. Alta circa 90 cm, ha il corpo in legno di abete detto cirmolo. Il capo della Madonna e del Bambino, dai lineamenti fini e delicati, è in legno d’ebano, e dà riscontro all’appellativo popolare di Madonna nera.

È stata solennemente intronizzata e benedetta nel 1978 dall’arcivescovo di Torino cardinal Anastasio Ballestrero alla presenza di quasi duemila pellegrini. In quell’occasione il sindaco rinnovò l’atto di consacrazione alla Madonna, avvenuto il 10 agosto 1954, durante l’anno mariano.

Madonna nera


Noi umani siamo creature in perenne cammino, siamo viandanti alla ricerca di una terra generosa